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Sanità: problemi di udito per gli Under 60 sempre più frequenti

lentepubblica.it • 8 Novembre 2019

problemi-udito-under-60L’ultimo rapporto del CENSIS evidenzia un dato preoccupante: infatti aumentano le persone sotto i 60 anni che hanno problemi di udito.


Problemi di udito per gli Under 60 sempre più frequenti. Questo emerge da una recentissima analisi operata dal CENSIS.

In aumento l’ipoacusia soprattutto tra gli over 80 (+12,2%) ma anche nella fascia d’età 46-60 anni (+9,8%). Nel 2050 a rischio 10-11 milioni di persone.

7,3 milioni di italiani soffrono di problemi di udito

Sono 7,3 milioni gli italiani che soffrono di ipoacusia, cioè il 12% della popolazione. Sono aumentati del 4,8% tra il 2012 e il 2018. Di più tra gli over 80 (+12,2% nello stesso periodo) e tra le persone nella fascia d’età 46-60 anni (+9,8%). Si può stimare che nel 2025 il numero di persone con un calo uditivo autodiagnosticato saranno 8 milioni e che diventeranno tra i 10 e gli 11 milioni nel 2050.

Alcuni disturbi dell’udito appaiono molto diffusi. Al 54,7% degli italiani capita di chiedere alle persone di ripetere ciò che hanno appena detto, il 45,5% ha difficoltà a percepire le voci sussurrate, per il 26,9% è difficile ascoltare i programmi alla tv o alla radio.

Queste situazioni hanno un impatto sugli aspetti relazionali, sia in famiglia che al lavoro, e determinano una percezione di insicurezza nel 39,3% dei casi. È quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis con il contributo non condizionante di Confindustria Dispositivi Medici, in particolare di Anifa (Associazione Nazionale Importatori e Fabbricanti Audioprotesi), con Ana (Associazione Italiana Audioprotesisti) e Anap (Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali).

Basso il ricorso alle protesi acustiche, ma migliorano la qualità della vita

Solo il 29,5% degli italiani che soffrono di problemi di ipoacusia utilizza una protesi acustica.

Ma con l’81% degli utilizzatori di protesi acustiche che si dichiara molto o abbastanza soddisfatto (+11% rispetto al 2012), l’Italia si colloca ai vertici europei nella graduatoria di gradimento complessivo, seconda solo alla Francia (82%), ma al primo posto come gradimento da parte di coloro che si sono avvalsi del sistema di rimborso previsto dal Ssn (86%).

Per le persone che utilizzano una protesi sono migliorati diversi ambiti della propria vita: la capacità di comunicare (78%), il senso di sicurezza (74%), le relazioni familiari (73%), la vita sociale (73%), la salute mentale (72%), la fiducia in se stessi (69%), il senso di indipendenza (68%), le relazioni professionali (67%). L’85% degli utilizzatori si sente più sicuro a guidare e ad affrontare il traffico. E solo il 6% dei possessori afferma di non utilizzare il proprio dispositivo.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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G. Colombi
G. Colombi
10 Novembre 2019 17:16

Ho già comprato due protesi di marche diverse, ma non ne sono molto soddisfatto in quanto debbo togliermele per ascoltare la TV e sono assolutamente inefficienti in un luogo con molte persone o sale con alta riverberazione. Esiste un elenco di produttori o ancora meglio un esame di pregi e difetti ?